A Roma nel 1625 qualcuno inventò il modo per regalare fiori e sorrisi a centinaia di persone nello stesso momento. Nacque l’infiorata, l’arte di dipingere con i fiori.
A partire dal Settecento i tappeti di fiori furono allestiti in occasione di una festività religiosa: quella del Corpus Domini e della sua processione. Fu così che una volta all’anno le vie e le piazze dei paesi di tutta Italia divenivano distese profumate e coloratissime di petali di ogni sorta, come ginestra, rose e margherite,con disegni geometrici o figurativi.
Con una generosità e una partecipazione popolare sorprendente, che non ha conosciuto e non conosce battute d’arresto, l’infiorata si è tramandata di generazione in generazione fino ai tempi nostri. Alle infiorate allestite durante la ricorrenza religiosa del Corpus Domini si sono aggiunte infiorate di natura laica, create per motivi turistici e di promozione territoriale, di commemorazione o solidarietà. Negli anni zero, insomma, sono aumentate a dismisura le occasioni in cui colorare di fiori il proprio paese; ciò che non è mutato è la straordinaria partecipazione popolare. L’infiorata ieri e oggi resta un’opera collettiva creata per la collettività.