Ogni anno, a partire dal 1980, nel terzo weekend di maggio, Noto, “***Giardino dio di Pietra***”,
accoglie, nel cuore del centro storico, nella suggestiva via Nicolaci, tra chimere e sirene, un
immenso tappeto di fiori. La città di Noto saluta così la Primavera, trasformando la bellissima e
fredda Via Nicolaci in un variopinto mosaico di candidi petali, sistemati artisticamente dalle mani
esperte dei Maestri Infioratori, per stupire migliaia di turisti e visitatori.

Vista l’importanza di questo evento, l’Associazione Maestri Infioratori di Noto
dal 2005, nella seconda domenica di maggio, promuove il progetto “**Scuole in fiore – l’infiorata**
**dei ragazzi**”, rivolto ai giovani di Noto e agli alunni degli Istituti Comprensivi e Superiori, con lo
scopo di trasmettere alle generazioni future l’arte di Infiorare, affinché Noto non perda questa
tradizione utile per la valorizzazione del territorio.
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Un altro evento di rilevanza si svolge il 19 Febbraio in occasione della festa
patronale. Dal 2010, nell’incantevole cornice di Palazzo Ducezio, nel centro storico di
Noto, di fronte all’imponente Cattedrale, si realizzano due splendidi tappeti floreali in
verticale, dedicati a San Corrado Confalonieri.

Per realizzarli si utilizzano solamente fiori interi, tutti rigorosamente garofani, e nel numero di 18.000. 
Per creare i tappeti verticali occorrono circa sette giorni lavorativi. Durante la festa patronale vengono
posizionati nelle arcate di Palazzo Ducezio e mostrati al Vescovo e a tutti i fedeli del
Santo Patrono come omaggio floreale dell’associazione, alla presenza del Sindaco e
di tutte le autorità civili e religiose.

La prima infiorata che si ricorda a Paciano è l’infiorata del Corpus Domini che fu allestita 
nel mese di giugno 1936, in occasione del ritorno dei militari pacianesi
dopo la conquista dell’Etiopia e la proclamazione dell’Impero da parte di Mussolini, datata al 9 maggio
1936 .

Purtroppo di questa infiorata non è rimasta alcuna traccia visiva nelle fotografie d’epoca. Il 1957
può considerarsi l’anno di inizio della vera infiorata di Paciano; è, infatti, a partire da quell’ anno 
che comincia una documentazione fotografica dell’infiorata, che si è tramandata e perfezionata negli anni
mantenendo sempre la caratteristica di fiori freschi.

L’infiorata risulta legata alla festività del Corpus Domini e viene allestita in concomitanza con le comunioni dei
ragazzi del paese che sono soliti, durante la processione, passare sopra i tappeti di fiori. L’infiorata
si svolge nel centro storico del paese e si ispira ad un tema che viene deciso anno per anno dall’associazione.
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I quadri, quasi sempre una quindicina, sono preparati dall’associazione e realizzati da
gruppi di persone diverse seguendo le direttive dei maestri infioratori. C’è ad esempio
un quadro per i piccoli e uno per il Centro Sociale Anziani; altri vengono affidati ad
apprendisti per realizzarli davanti alle proprie case.

Tutto il paese, infatti, è chiamato a infiorare. I quadri principali, tre o quattro, 
sono posti nella piazza del paese e realizzati da maestri infioratori e collaboratori. 
Fanno parte dei maestri infioratori anche alcuni stranieri residenti a Paciano che sono sempre 
felicissimi di dare il loro contributo e spesso invitano amici stranieri che si uniscono ai cittadini 
per infiorare. **Dunque, la particolarità dell’infiorata a Paciano è quella di essere multietnica**.

Paciano (PG)

Non si ha una datazione certa per l’inizio dell’infiorata del Corpus Domini a Norma. Da
alcune foto, però, si può stabilire che già essa si realizzava nei primi anni Cinquanta del secolo
scorso. A memoria d’uomo (non esistono foto di quadri floreali dell’epoca) si ricorda che venivano
lanciati dei petali di fiori sulla strada al passaggio del Santissimo Sacramento.

In epoche successive si sono iniziati ad allestire dei quadri
floreali molto semplici che rappresentavano i simboli dell’Eucarestia. Naturalmente, i tappeti
sono diventati sempre più belli col passare degli anni e hanno dato risalto a questa
manifestazione religiosa.

I bozzetti, infatti, possono essere la riproduzione di un quadro di un autore noto o anche il disegno 
realizzato da un componente del gruppo infioratori, costituitosi nel 2001.
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Le dimensioni dei tappeti floreali variano da un minimo di 12 ad un massimo di 25
metri quadrati. Per eseguire queste opere vengono utilizzati prevalentemente dei fiori
secchi triturati.

Sul bozzetto, opportunamente posizionato a terra, vengono applicate
le polveri floreali, rispettando quanto più possibile i colori del quadro originale. Le
polveri si ottengono dalla macinazione, previo essiccamento, di petali di fiori e foglie.

Nel corso degli ultimi anni sono stati coinvolti, sempre grazie all’impegno e alla
dedizione del gruppo infioratori, anche i bambini delle classi quarte e quinte della
scuola primaria locale.

Noto (SR)Sicilia