L’infiorata a Fucecchio viene realizzata a partire dal 1990 per volere della locale Pro Loco che intese
ridar vita ad una manifestazione che esisteva certamente già nei primi decenni del 1900 ma che
era scomparsa poco prima della seconda guerra mondiale.

Da alcuni anni si svolgono ricerche per il ritrovamento di documenti che possano rendere
sostenibile l’ipotesi che già sul finire del XVIII secolo venissero utilizzati fiori per creare dei tappeti per il
passaggio della solenne processione del Corpus Domini.

In ogni caso, dal 1990 ad oggi, l’infiorata di Fucecchio viene realizzata nella notte a cavallo tra il
sabato e la domenica del Corpus Domini. La sua durata è di un giorno e viene utilizzata per
accompagnare la processione lungo un percorso ad anello che parte e termina nella Chiesa Collegiata in
Piazza Vittorio Veneto.
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Fucecchio si trova nel cuore della Toscana, in un punto strategico a guardia dell’unico
ponte allora esistente sull’Arno tra Firenze e Pisa, punto di incontro di tre cammini
italiani: la Francigena, la via Medicea e la Romea Strata, in un ambiente naturalistico
di eccezionale valore, sull’omonimo Padule.

È una cittadina viva, ricca di cultura, tradizioni e manifestazioni che vanno dal 
Palio a salamarzana fino all’Infiorata dove gli infioratori sono sempre pronti a far 
vivere un’esperienza diversa e unica dal
momento che amano trasmettere quest’arte a chiunque ami il bello.

Nell’ambito delle infiorate artistiche, dal 2009 l’**associazione Caledda** organizza l’annuale **Infiorata del 1° Maggio**,
chiamata “***Infiorata ti lu Panieri***”. Essa si svolge in una delle chiese del centro storico
e vede coinvolti i ragazzi di tutte le istituzioni scolastiche locali (scuole secondarie di primo e di
secondo grado) che si cimentano in questa particolare modalità di espressione artistica,
affiancati anche da gruppi ospiti di maestri infioratori, provenienti dalle più note ed importanti
realtà italiane.

Questa manifestazione devozionale, coinvolgente e spettacolare, occupa un posto di
grande rilievo nel quadro generale delle tradizioni artistiche e culturali di questo luogo, tanto da essere
diventata un appuntamento atteso tutto l’anno. Oltre a mantenere l’originario significato religioso,
l’infiorata infatti è diventata una suggestiva attrazione turistica.

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Nel 2017 l’associazione Caledda ha dato avvio ad un corso gratuito rivolto agli alunni
delle scuole primarie di Galatone per far imparare loro l’arte dell’infiorare. Tali attività
hanno trovato la loro conclusione nella prima edizione della “Infiorata di Primavera”,
tenutasi nel Chiostro dei Domenicani.

Vi hanno partecipato attivamente i bambini di tutte le classi quarte della scuola primaria 
che si sono cimentati in prima persona nella trasformazione dei loro disegni, sul tema della primavera, 
in variopinti tappeti infiorati.

Questa iniziativa è stata ripetuta con grande successo negli anni successivi e
si porterà avanti per gli anni futuri.

Galatone (LE)

Ogni anno a giugno, a partire dalla prima edizione del Palio del 1995, per celebrare il Patrono di
Fabriano, le quattro porte della città si misurano, oltre che in sfide di carattere medievale, anche in
una stupefacente competizione floreale.

Gli infioratori infatti realizzano quattro tappeti floreali di 42 mq. In primavera vengono raccolti fiori e foglie di
ogni tipologia e colore. Si procede al taglio, alla separazione tra le varie tonalità e alla macinazione
del materiale dopo averlo essiccato naturalmente o artificialmente.

La posa a terra viene poi realizzata in una unica giornata, nell’arco di 21 ore in cui le
quattro porte, all’interno dei chiostri o delle chiese fabrianesi, mettono in mostra tutta la loro abilità nel
trattare il fiore secco. Una giuria di esperti sancisce poi il vincitore della sfida, diventata un punto di
riferimento del Palio di San Giovanni Battista, attirando fabrianesi e turisti che girano la città per
ammirare le 4 opere.
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L’organizzazione di un’infiorata viene programmata con alcuni mesi di anticipo per
arrivare al giorno della realizzazione. Ogni infioratore, durante la messa a terra, fa
riferimento all’ingrandimento in bianco e nero con i tratti più significativi dell’opera e
all’immagine a colori del particolare da eseguire.

Si riesce ad ottenere una fedele riproduzione solo sovrapponendo materiali di varie 
tonalità senza l’uso di fissativi, utilizzando tecniche perfezionate nel tempo.
 La minuziosa ed attenta esecuzione viene ultimata entro e non oltre le 21 ore consecutive di lavorazione.

Fucecchio (FI)Toscana