Uno dei giorni più intensi a Cupramontana è quello del Corpus Domini, una festa
sacra nella quale alla devozione religiosa popolare si aggiunge la bellezza e l’odore dei
tappeti floreali.

L’Infiorata di Cupramontana risale al 1947, anche se precedentemente esisteva una
tradizione simile: *i bambini dei contadini appartenenti alla confraternita del* ***Santissimo***
***Sacramento*** *spargevano i fiori per le strade dove sarebbe passato il* ***Santissimo Sacramento***, *portato dal sacerdote*.

Nel dopoguerra, tuttavia, si decise di dare un’impostazione artistica a questa
usanza; così si cominciarono a sistemare i fiori, disegnando delle geometrie e delle immagini.
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Le strade del comune in provincia di Ancona si riempiono ogni anno di fiori e di
disegni. Sono molte le persone del paese che si impegnano a raccogliere e
sistemare, tra gli altri, ginestre, lupinelle e gigli, per realizzare circa 1600 metri
quadrati di infiorata su cui passa la processione.

Anno dopo anno, le tecniche si sono perfezionate e sempre più spazio ha avuto la creatività.
L’infiorata locale si contraddistingue per dei tappeti continuativi e modulari che attraversano le vie del
paese e che sono spesso oggetto di fotografie da parte di turisti e curiosi che
possono passeggiare liberamente a Cupramontana dato che in occasione della
festività tutta l’area interessata diventa zona pedonale.

L’Infiorata di Cusano Mutri è indissolubilmente legata al Corpus Domini ed ha radici antiche.
Stando ai racconti tramandati da varie generazioni, si ipotizza che è da più di un secolo che esiste la
tradizione di infiorare strade, piazze e chiese del paese con quadri floreali in occasione della solenne
processione del Santissimo Sacramento.

Inizialmente essa veniva svolta in maniera spontanea da pochi gruppi di persone del paese
che addobbavano il proprio quartiere; ma con il passare degli anni a partecipare sono circa 500
cusanesi, dall’età di 7 anni fino agli over 70, che si impegnano nella stesura dei bozzetti, raccolta dei
fiori e realizzazione.

Dal 1995 la Pro Loco Cusanese ha cominciato a regolare tale manifestazione dotandola di un regolamento e
sostenendola senza alterarne tuttavia la spiritualità. L’Infiorata, un insieme di arte e religione, ha da
sempre rappresentato per i cusanesi un momento di unione e devozione.
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Da tempo immemore, i cusanesi, nel giorno del Corpus Domini, decoravano con tappeti
floreali la “casa del Santissimo” e le chiese in segno di devozione. Questa usanza è
conservata tutt’oggi, infatti, nelle chiese principali del paese, in occasione dell’Infiorata,
vengono realizzati bellissimi quadri, sempre a tema religioso, che coprono l’intera navata
centrale.

Il grande lavoro di squadra, che va dall’ideazione del disegno, alla raccolta dei
materiali e alla realizzazione, termina nelle chiese come nelle piazze e strade, con l’inizio
delle celebrazioni pomeridiane in onore del Santissimo Sacramento alla quale segue la
solenne Processione che passa su tutti i tappeti. Lo scopo principale della manifestazione,
che non prevede concorsi o premi, è quello di mantenere vive la fede religiosa, il prestigio
culturale, oltre che l’unità e la compattezza del popolo cusanese.

Cusano Mutri (BN)

Dal 1966 con affetto e devozione i contradaioli del Casalino rinnovano l’appuntamento nel quale, dal
pomeriggio del sabato del primo week-end d’estate, viene realizzato l’imponente spettacolo dell’infiorata.

Un tappeto floreale di circa 700mq, a partire da porta S. Agostino, percorre via Pietro Vannucci per
terminare ai piedi della Cattedrale. Ogni edizione è unica ed irripetibile variando ogni anno il tema.

Nel corso degli anni con le loro opere gli infioratori hanno raccontato, tra le altre, le storie della città, la
Bibbia, la Divina Commedia, il Perugino e Raffaello. Nel 2015, in occasione dei festeggiamenti del
50esimo anniversario delle infiorate del Terziere Casalino, si è tenuto a Città della Pieve uno dei più
maggiori raduni di paesi infioratori, con un grande riscontro di presenze.
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L’appuntamento di giugno è da sempre dedicato anche alla buona cucina della
Taverna del Barbacane. Nei giorni precedenti, nell’ incantevole scenario degli orti del
vescovo, si possono degustare i piatti tipici della tradizione maremmana, come le
lumache al pizzico o il cinghiale al dragoncello. Da non perdere, inoltre, ogni anno
l’appuntamento con “**Il gusto dei fiori**”, ovvero con la ***cena tipica a base di fiori***.

Cupramontana (AN)Marche